Uno scrittore che comincia per B
UNO SCRITTORE CHE COMINCIA PER B
Dino Buzzati tra musica e parole
VENERDI 9 SETTEMBRE ORE 21:00
Ingresso libero e gratuito con prenotazione
via email a info@palazzozurla-depoli.it , via sms al 339 8086059
Il 28 gennaio 1972 moriva Dino Buzzati, scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, poeta e critico musicale.
A distanza di cinquant’anni, vogliamo ricordarlo attraverso la messa in rilievo della sua modernità che, grazie a una lingua lineare mai banale, riesce ancora a parlare a lettori di ogni età: si pensi a La famosa invasione degli orsi in Sicilia, recentemente trasposto in un film d’animazione da Lorenzo Mattotti, pensato per i più piccoli; a Il segreto del Bosco Vecchio, che ragiona attorno al rapporto essere umano-ambiente; al celeberrimo Il deserto dei Tartari, mirabile spaccato della fuga inesorabile del tempo; ai racconti Una goccia, Gli amici, Il colombre, che si occupano delle angosce dell’uomo contemporaneo.
Dedicato al poliedrico artista nell’anniversario dei cinquant’anni dalla scomparsa, l’evento celebra i suoi più famosi racconti e si suddivide in momenti di recitazione a cura dell’attore Jacopo Zerbo, di interpretazione musicale al pianoforte del Maestro Marco Marasco, e del commento della Prof.ssa Silvia Zangrandi, che presenta le tematiche fondamentali dello scrittore bellunese.
«Abbiamo voluto intitolare questa serata “Uno scrittore che comincia per b” facendo eco a uno dei suoi racconti più famosi: Una cosa che comincia per elle. Abbiamo voluto che la serata incrociasse letteratura e musica, in sintonia con la poliedricità di Buzzati» spiega Zangrandi.
La serata intende ricostruire i paesaggi fantastici creati dalla penna dello scrittore veneto, grazie alla suggestiva atmosfera serale della corte e del giardino all’italiana della dimora cinquecentesca Palazzo Zurla De Poli, con le luci che lasciano lo spazio alle tenebre, perfettamente aderente alle situazioni descritte da Buzzati.
Zangrandi introduce la presentazione dei temi cardine di Buzzati e della loro modernità nei racconti «Una goccia» e «L’elefantiasi», cui segue l’interpretazione teatrale di Zerbo e la performance musicale sulle note di Chopin e Debussy, descritta ed interpretata da Marasco. Prosegue Zangrandi con la spiegazione della paura del diverso e della fantasia nel racconto «Gli amici», cui fanno eco Zerbo e Marasco, e con le considerazioni finali, celebrate dalla lettura del capitolo XX de «Il segreto del Bosco Vecchio» da parte di Zerbo. «Nella lingua di Buzzati convergono il nitore della prosa del giornalista di razza e l’ironia dell’acuto osservatore delle umane meschinità – spiega Zerbo – Mi piacerebbe far emergere queste fondamentali caratteristiche, delineando le sue atmosfere fantastiche, riflesso della nostra interiorità, e restituendo con la voce la ricchissima semplicità della sua narrazione, libera da fronzoli o inutili abbellimenti. In Buzzati il lettore non troverà né una parola di troppo né una in meno, perché la sua cifra è un vibrante equilibrio, che non rischia mai di rompersi ma che non smette mai di scuotere chi gli dà voce».
La serata si conclude con una potente suggestione notturna: la parola di Buzzati tramite la voce recitante, in compagnia delle note di Arvo Pärt in sottofondo, cede il passo al silenzio e alla notte.
«Nonostante sia sempre difficile abbinare musiche d’autore a testi narrativi nati in contesti differenti, la ricerca degli abbinamenti in tal senso è molto stimolante. Potendo far leva sul potere evocativo della musica ho voluto abbinare il famoso preludio di Chopin chiamato “La goccia d’acqua” alla lettura di Una Goccia di Buzzati; il preludio di Debussy Voiles (Vele) è invece talmente vago e sospeso da fare molto bene da eco al racconto surreale di L’Elefantiasi. Per Gli Amici, che tratta il tema della paura del diverso e della fantasia, ho pensato ad un altro preludio di Debussy, Minstrels (Menestrelli), stavolta dal carattere forzatamente comico, quasi isterico. E per finire la lettura del capitolo XX del Bosco Vecchio avrà come sottofondo un pezzo sconvolgente, Für Alina di Arvo Pärt, in stile minimalista: l’essenzialità delle note di Pärt creeranno il giusto tappeto per le parole e al tempo stesso l’atmosfera densa che spetta alle riflessioni importanti, prima del silenzio» commenta Marasco.
L’evento è promosso da CremaCulture APS e Palazzo Zurla De Poli con il Patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Crema e dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati di Feltre.
Si ringraziano gli sponsor dell’evento, realtà sensibili alla manifestazione della cultura nel territorio: Associazione Popolare Crema per il Territorio, Pagliari Pianoforti.