Viaggio di nozze a Milano, tra i cannoni di Bava Beccaris

Viaggio di nozze a Milano, tra i cannoni di Bava Beccaris

Quando i novelli sposi Stefano e Maddalena giungono a Milano trovano una situazione poco pacifica. Già dall’imbarcazione, lungo il Naviglio, vedono alzarsi colonne di fumosegno degli scontri che si trascinano da qualche giornoipotesi che si conferma quando, sulla strada verso il Convento di Santa Caterina, alcuni colpi di mitraglia obbligano i passanti a cercare riparo negli androni delle case. Cosa stava succedendo? 
Tra il 6 e il 10 maggio 1898 Milano è sconvolta da violenti moti operai: da tempo si registravano in diverse province sommosse causate dall’aumento del prezzo del pane. Nella città meneghina a questo si aggiunse anche lo scontento per le condizioni di lavoro. I fatti di Milano in realtà non cominciarono in modo cruento: fu il generale Bava Beccaris, incaricato di ripristinare l’ordine pubblico dal governo, a intervenire duramente fin dall’inizio con i cannoni per stroncare ogni possibile manifestazione e ad abbattere le barricate. Il generale raggiunse lo scopo, ma le autorità conteranno 80 morti e 450 feriti. Ufficiosamente si parla invece di quasi 300 morti, spesso semplici astanti. 
I “cannoni di Bava Beccaris passarono alla storia come simbolo di un’insensata e sanguinosa repressione.