ANTONIO TADINI SCIENZA

Antonio Tadini frequentò il Seminario di Bergamo e venne ordinato sacerdote nel 1778. 

Collega e amico di Lorenzo Mascheroni e convinto sostenitore del metodo scientifico nello studio dei fenomeni naturali, Tadini dovette rinunciare all’insegnamento nel 1793 perché osteggiato da alcuni esponenti del clero bergamasco a seguito della pubblicazione delle tesi filosofiche di uno dei suoi allievi. Effettuò alcuni viaggi di osservazione naturalistica nelle valli e nelle montagne bergamasche. Pubblicò scritti di fisica e di idraulica sia teorica, sul moto delle acque, sia pratica, intervenendo su specifiche problematiche in aree territoriali tradizionalmente critiche. 

Per i suoi studi entrò in relazione con importanti studiosi quali Luigi Brugnatelli, Teodoro Bonati, Vincenzo Dandolo, Giovanni Battista Guglielmini. Dal 1797, Tadini aderì alle idee rivoluzionarie e fu impegnato attivamente, da prima con incarichi politici e in seguito in ruoli di responsabilità, nella pubblica amministrazione. Tadini fece parte di commissioni idrauliche governative, divenendo idraulico nazionale e infine ispettore generale del Corpo di Acque e Strade dal quale venne congedato a seguito di insanabili contrasti con i suoi colleghi. 

Continuò tuttavia gli studi di idraulica, curati durante l’incarico pubblico, anche dopo il 1815 e fino alla morte.