Castello-ricetto a Cividate al Piano

Torna alla sezione Castelli, palazzi e borghi medievali

CASTELLO-RICETTO A CIVIDATE AL PIANO

Provincia di Bergamo

Tratti di muro in ciottoli, fossati e portale: le sue rovine celano un turbinoso passato!

PRESENTAZIONE

L’abitato di Cividate al piano ha origini sicuramente romane. Il nome, infatti, deriva dalla parola latina civitas, che indicava solitamente il luogo principale di una popolazione indigena (vedi, ad esempio, la Civitas Camunnorum, l’attuale Cividate Camuno antica capitale dei Camuni). Cividate al Piano presenta molte analogie con l’impianto del centro romano di Cividate Camuno: occupa, infatti, un’identica area di circa dodici ettari e uno stesso numero di decumani e cardini.
Gli storici antichi (Plinio e Tolomeo), descrivendo la Gallia Cisalpina, collocavano un Forum (o Civitas) Diuguntorum tra Bergamo, Cremona e Brescia. Si riferivano forse a Cividate al Piano?

In seguito alle distruzioni subite durante le invasioni barbariche gli abitanti superstiti della Civitas diedero origine a un piccolo villaggio difeso da un profondo fossato corrispondente all’area attuale del castello-ricetto

In seguito i vescovi di Bergamo fortificarono ulteriormente il villaggio a difesa del confine con Brescia. Intorno ai secoli XI- XII il castello passò al Comune di Bergamo, che vi collocò famiglie di fede ghibellina: i Pensamigola, i Vegii, i Bellebono.

Nei cruenti secoli del medioevo il castello fu protagonista di alcune memorabili battaglie: nel 1191 i Guelfi bresciani sconfissero i Ghibellini bergamaschi e cremonesi proprio sotto questo castello sulle rive dell’Oglio, le cui acque si colorarono di rosso per il sangue degli uccisi. Lo scontro passò alla storia con il sinistro nome di “Battaglia della Malamorte”. Nelle sue vicinanze si svolse anche un’altra storica battaglia: quella più famosa di Cortenuova, vinta il 27 novembre 1237 dall’imperatore Federico II sull’esercito della seconda Lega lombarda. Proprio da questo castello la guarnigione bergamasca, alleata dell’imperatore, segnalò con una fumata il passaggio dell’Oglio da parte delle truppe guelfe dirette agli accampamenti notturni di Cortenuova.

Il complesso originariamente possedeva un impianto quadrangolare con doppia cinta di mura e quattro torri angolari, di cui se ne conservano solo due. L’unico ingresso munito di ponte levatoio si apriva sul lato meridionale.

Oggi, nonostante l’interramento della grande fossa, è ben leggibile ancora l’impianto interno costituito da due strette viuzze parallele fiancheggiate da casette dalle pareti di ciottoli di fiume. Alla sua estremità orientale si elevano i ruderi della Rocchetta databili al secolo XII.

Oggi il castello è in fase di restauro e riqualificazione.

DOVE: Cividate al Piano (BG).

INFORMAZIONI TURISTICHE

Comune di Cividate al Piano
Tel. 0363 946411
info@comune.cividatealpiano.bg.it
www.comune.cividatealpiano.bg.it

[layerslider_vc id=”2″]

RICERCA GEOLOCALIZZATA

Utilizza la nostra Web App DIARIO DI VIAGGIO!
Scopri le bellezze della Media Pianura Lombarda e crea il tuo diario di viaggio!