GIOVAN BATTISTA CANIANA ARTE

Giovan Battista Caniana nacque nel 1671 a Romano di Lombardia, un grosso centro della pianura bergamasca, in una famiglia di artigiani dell’arte, il padre Giacomo Antonio era un affermato intarsiatore. 

Alla morte del padre, che colse Giovan Battista a soli otto anni, la madre Datila lo inviò a Venezia in una bottega, con lo scopo di apprendere le arti scultoree e gli elementi fondamentali dell’architettura. Nella città lagunare ebbe come maestri lo scultore Brustolon e l’architetto Longhena, che migliorarono le sue già notevoli capacità.  Qualche anno più tardi tornò nel suo paese natale per continuare quello che era stato il lavoro del padre, aiutando nella bottega familiare i fratelli, con i quali intraprese, nel 1691, la costruzione di una serie di armadi delle Sagrestie di Alzano Lombardo. 

Qui ebbe modo di conoscere Andrea Fantoni. Rimase legato a lui con un rapporto di sincera amicizia, tanto che i due si aiutarono vicendevolmente nell’esecuzione delle loro opere. Lui stesso riferì di avere rivelato allo scultore un, «procedimento segreto per tingere il legno, che io tengo molto caro e che a niuno ho voluto mai dare manco per dinari.»

Nel 1714 realizza la piazza Grande, la più famosa di Romano di Lombardia, la chiesa di Santa Maria Assunta e San Giacomo Maggiore, dal caratteristico doppio campanile. Pur avendo una grande abilità nella scultura, dimostrò un grande interesse anche per l’architettura. Si sposò con Brigida Erba e si trasferì ad Alzano Lombardo, dove progettò la chiesa di San Michele Arcangelo. Negli ultimi anni di vita si avvicinò al neoclassicismo e dopo aver lasciato una serie lunghissima di opere d’arte, morì ad 83 anni.