GIOVAN BATTISTA MORONI DI PASSAGGIO

Il pittore rinascimentale italiano Giovan Battista Moroni nasce ad Albino nel 1525.  

Figlio di un architetto, Moroni fu allievo del pittore Moretto da Brescia, la cui arte influenzò fortemente le composizioni religiose del Moroni. I suoi ritratti raffigurano principalmente la nobiltà e la piccola borghesia di Bergamo. 

Lavorò anche a Brescia e a Trento, dove dipinse opere per lo più religiose. Il periodo in cui realizza un gran numero di ritratti si concentra dal 1557 al 1562 mentre è a Bergamo. 

A causa delle lotte intestine che si sviluppano in città in quel periodo, l’artista decise di ritirarsi definitivamente nella sua Albino. Moroni venne incaricato di dipingere l’Ultima cena per una confraternita di Romano di Lombardia. L’opera, di quasi tre metri di base e due di altezza, si trascinò fino al 1569 e a quanto sembra Moroni non si spostò da Albino neppure per sistemarla nella chiesa.  

Morì nel 1578 mentre era impegnato nella realizzazione del “Giudizio Universale” nella chiesa di Gorlago. Nonostante la forte suggestione presente in alcuni dei dipinti sacri, sono i ritratti la vera novità stilistica del Moroni.  

Riesce con la sua arte a dipingere in modo naturale la dignità della nobiltà, non utilizzando pose forzate e composizioni magistrali ma esprimendo nei suoi ritratti l’individualità fisionomica del soggetto e la sua profondità psicologica. Nonostante le loro impassibili espressioni facciali, molti dei suoi ritratti sono ricchi di una dolce malinconia rafforzata sapientemente dall’uso prevalente delle tonalità di grigio e da una minuziosa rappresentazione delle trame dei tessuti e dei tendaggi.