Santuario della Divina Maternità a Concesa

Santuario di Concesa

Trezzo sull’Adda
Provincia di Milano
LEGGENDA E STORIA

Affacciato sul fiume Adda, circondato da natura il Santuario e il Convento sono uno scrigno della storia del nostro territorio!
Il tesoro più grande è l’acqua, proprio davanti al Convento, infatti, nasce il Naviglio Martesana, via d’acqua fondamentale per il trasporto e la navigazione da Lecco a Milano, e testimone di numerose opere ingegneristiche.
L’adda d Concesa è disegnata nel codice Windsor di Leonardo, e raffigura il naviglio e la fortificazione di Villa Gina già presenti nel 1513.
Il nostro fiume è anche il confine di due province, che nei secoli scorsi si traduce in un sanguinario confine tra due potenze Milano e Venezia: questa parte di storia è condita da interessanti storie e leggende di peripezie e aneddoti passati, nati tra gli scontri dei due stati.
Il corso d’acqua infine diventa risorsa idroelettrica che stravolge il fiume, proprio davanti al Santuario svettano le ciminiere del villaggio industriale di Crespi, di cui vi citiamo volentieri origini e cenni storici.
L’acqua è il protagonista di tutta la storia perchè nel 1500 dal bosco retrostante al santuario iniziò a sgorgare acqua miracolosa, capace di guarire i malati… ed è proprio così che inizia la nostra storia.
Nel 1611, dove sgorgava l’acqua fu edificata una piccola cappella dove si collocò una nuova immagine della Madonna, di un modesto pittore (Stefano Manetta, fratello del curato di Concesa) il cui risultato superò le aspettative, anzi risultò inspiegabile, in quanto si scostava dalle capacità pittoriche dell’artista ed era stata realizzata apparentemente durante il sonno del medesimo.
A questa immagine si rivolgevano le donne nell’affrontare i rischi della gravidanza, e dopo il parto venivano in pellegrinaggio a ringraziare “Maria” per la felice nascita, per pregare e far benedire i pannicelli bianchi dei neonati.
Questa devozione non passò inosservata a S.E. il Card. Cesare Monti Arcivescovo di Milano (1635/1650) che a sue spese volle erigere un Santuario in onore a Maria SS.
Aperto in forma solenne e affidata la cura a due sacerdoti Oblati di San Carlo e visto che i due religiosi non potevano bastare alle cure spirituali di una continua affluenza di fedeli, fece costruire anche un Convento per una comunità di quindici religiosi.
La costruzione fu terminata in cinque anni, e il 27 marzo 1647 S.E. Il Card.Monti poté consegnare ai Padri Carmelitani: Santuario – Convento – Orto e Giardino. Per oltre 150 anni il Santuario fu fonte d’immenso bene spirituale e punto di riferimento per la pietà popolare.
Nel corso degli anni tuttavia I Padri subirono le dolorose soppressioni: Napoleonica (1782) e quella Cisalpina (1797), e affrontare con tanti sacrifici e sofferenze il restauro del “rudere”, tale era il complesso religioso trasformato in filanda, poi riscattato e donato ai Padri, grazie alla benevolenza del nobile benefattore Conte Luigi Confalonieri  Stratmann (1855) e del Cardinale Carlo Romilli che con decreto del 6 novembre 1857 ridonava a loro ogni cosa.
Nel dicembre 1858 fu aperta la sede del NOVIZIATO della Provincia per giovani che qui desiderano iniziare la vita religiosa. Nel 1984, aperta una “CASA DI PREGHIERA” per quanti vogliono avvicinarsi al Buon Dio, gustare la intimità con lui nella PREGHIERA, nel RACCOGLIMENTO, nel SILENZIO, in un ambiente sereno e di pace soprattutto nei ritiri Spirituali.

IL SANTUARIO OGGI

Oggi il convento è abitato da 5 frati Carmelitani che si occupano di mansioni lavorative, preghiera e sostegno ai bisognosi. I medesimi si occupano della manutenzione degli orti, degli splendidi giardini e della cura e della sorveglianza delle opere presenti all’interno della struttura.
Sono pregevoli le collezioni iconografiche ecclesiastiche e gli affreschi di celebri pittori presenti all’interno della struttura, ma anche i pertugi e le stanze dedicate alla “povera” vita monastica della quale abbiamo deciso di svelare i segreti e le curiosità…
All’interno della Convento è presente anche un affresco del 1485 “La madonna del Barcaiolo, prima realizzato sulle pareti della vecchia “Casa del Custode delle Acque”, oggi conservato nel Santuario.
Inoltre sono presenti le tracce e il ricordo di Padre Benigno, oggi candidato per diventare Beato.

VISITE GUIDATE

In accordo con i frati Carmelitani è stato ideato un percorso in tutti gli spazi principali all’interno della cinta muraria del convento, con inquadramento paesaggistico e storico. Su permesso speciale, in questa occasione saranno visibili anche alcuni spazi interni del convento che comprende composizioni pittoriche.
La visita oltre che alla parte storica racconterà la quotidianità e la vita di un frate per evidenziare anche a chi è più esterno, le  curiosità della vita in convento.

 

INFO E PRENOTAZIONI
Pro Loco di Trezzo:
– mail: prenotazioni@prolocotrezzo.com

DOVE: Via Leonardo Da Vinci, 5, Trezzo sull’Adda (MI).

[layerslider_vc id=”2″]

RICERCA GEOLOCALIZZATA

Utilizza la nostra Web App DIARIO DI VIAGGIO!
Scopri le bellezze della Media Pianura Lombarda e crea il tuo diario di viaggio!