LA FAMIGLIA GALLIARI DI PASSAGGIO

Il capostipite di questa famiglia di pittori, scenografi e quadraturisti originari di Andorno, fu Giovanni, che è ricordato attivo nel cantiere del palazzo reale di Torino e a Venaria Reale sullo scorcio del secolo XVII. 

Alla morte di Giovanni, avvenuta nella sua città natale nel 1722, l’impresa familiare fu continuata e ampliata da tre dei figli che egli aveva avuto dalla moglie Maria Caterina Levera. I figli Bernardino e Fabrizio nel 1724 si trasferirono a Milano dove iniziarono il loro apprendistato artistico, a proposito del quale nell’Ottocento sono state proposte tesi discordanti.

I due fratelli entrarono in contatto a Milano con l’architetto G. Ruggeri che, attivo anche in palazzo Clerici, dal 1716 lavorava alla trasformazione del castello di Brignano Gera d’Adda, grandiosa residenza Visconti; fu probabilmente Ruggeri a chiamare al lavoro in quel cantiere i due artisti, i quali vi iniziarono a operare nel 1740, coadiuvati dal fratello minore, Giovanni Antonio. Nello stesso anno Fabrizio fu convocato presso il teatro Ducale di Milano con l’incarico di scenografo prospettico al posto di G.D. Barbieri, attività per la quale si avvalse di Bernardino, come figurista, e di Giovanni Antonio, come esecutore materiale.

I lavori a Milano, quelli a Brignano Gera d’Adda e il legame con Ruggeri, attivo a Treviglio nella costruzione della basilica di S. Martino, indussero i G. a trasferirsi sempre più spesso in Lombardia, scegliendo di risiedere proprio nella cittadina bergamasca di Treviglio. 

Nel 1748 Fabrizio e Bernardino ricevettero l’incarico ufficiale di scenografi presso il teatro Regio di Torino; tale attività non era in contrasto con quella di frescanti poiché è del 1749 la firma conclusiva in due sale nella villa Verri di Biassono. La fama dei G. era ormai grande.

Il livello di fama raggiunto dai “Fratelli Galliari” è inoltre testimoniato dal loro riconoscimento accademico: nel 1778 Bernardino venne nominato professore di pittura a Torino, presso l’Accademia reale di pittura, mentre Giovanni Antonio, da tempo residente a Milano, ricevette l’incarico di direttore della scuola di scenografia del neonato teatro alla Scala.

Giovanni Antonio morì a Milano nel 1783.

Fabrizio, nonostante fosse ormai anziano, proseguì inarrestabile la propria multiforme attività impegnandosi nella progettazione per il nuovo teatro del Principe di Carignano a Torino. Morì l’11 luglio 1790 nella sua casa di Treviglio; Bernardino, il 31 marzo 1794 ad Andorno, dove era tornato a vivere già dagli anni Sessanta.