Palazzo Barbò a Torre Pallavicina

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LA TORRE E IL PALAZZO PALLAVICINI-BARBÒ A TORRE PALLAVICINA

Provincia di Bergamo

Un elegante e sontuoso palazzo rinascimentale in un piccolo villaggio rurale all’estremità meridionale della provincia di Bergamo.

PRESENTAZIONE

Al confine tra le province di Brescia, Cremona e Bergamo sorge il piccolo Comune di Torre Pallavicina, che dal XV secolo sostituì l’antico Florianum, già citato in documenti del IX secolo.
Nel corso dei secoli XIII e XIV tutta la Calciana orientale lungo l’Oglio si spopolò quasi del tutto a causa delle continue guerre. Il ripopolamento di questa zona ebbe inizio nel 1380 con la signoria di varie famiglie: prima i Barbò e gli Sforza, e poi i Pallavicini.

A seguito della Pace di Lodi del 1453 tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta, Francesco Sforza commissionò al figlio naturale Tristano la costruzione di una torre di guardia presso il guado dell’Oglio tra Soncino e Pumenengo. Attorno alla “Torre di Tristano” sorse un piccolo insediamento abitativo. La torre ha una struttura quadrangolare imponente e massiccia; l’apparato a sporgere e l’utilizzo del mattone rosso permettono un avvicinamento alla tipologia delle architetture fortificate diffuse in area sforzesca. La parte terminale della torre è stata aggiunta nel 1550 in concomitanza con la costruzione dell’adiacente palazzo Pallavicino, cui era collegata da un’aerea passerella in legno. Particolarmente interessante risulta essere la decorazione ad arcate cieche presente nel piano di coronamento, sotto il quale si intravedono, inglobate nei muri perimetrali, le merlature medievali a coda di rondine.

Alla famiglia Sforza subentrò, per matrimonio, la potente famiglia Pallavicino; da allora la torre cambiò nome in “Torre Pallavicina”. Nello stesso luogo, un secolo più tardi, il marchese Adalberto Pallavicino decise di costruire una sontuosa dimora “… per non voler più seguire principi ingrati…” e quale “… sede di ozio di pace per sé e per i suoi amici (SIBI ET AMICIS)”, proposito che si può leggere scolpito sul fregio di pietra che corre sopra il porticato della facciata.

Il Palazzo divenne poi dimora dei Conti Barbò, che tuttora lo possiedono. Il palazzo Pallavicino, ora Barbò, è organizzato attorno ad un cortile quadrangolare; lungo il lato ovest del cortile sorge la zona residenziale, dotata a piano terra da un pregevole porticato, che richiama le architetture mantovane di Giulio Romano.

L’interno del palazzo è caratterizzato da una successione di stanze riccamente decorate con notevoli soffitti a cassettoni lignei; tra queste spiccano le stanze dipinte dai fratelli Giulio e Antonio Campi, con motivi mitologici legati agli amori degli dei. Elemento particolarmente interessante è lo scalone che conduce al primo piano, con pavimentazione in cotto e transitabile dai cavalli. Il palazzo e la torre sono circondati da un ampio giardino all’inglese di 25.000 metri quadri, costellato di alberi secolari, testimoni degli eventi che, nel tempo, hanno distinto il luogo.

DOVE: Via San Rocco, 3, 24050 Torre Pallavicina (BG).

INFORMAZIONI TURISTICHE

Oggi alcuni ambienti esclusivi e riservati del palazzo si prestano per ogni tipo di evento, feste, matrimoni, riunioni societarie e ricevimenti

Tel. 333 9067588

sibietamicissrl@gmail.com

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