Caravaggio

CARAVAGGIO

Provincia di Bergamo

Nel cuore della pianura bergamasca, facilmente raggiungibile dalle città di Bergamo, Milano e Brescia sorge la città di Caravaggio. La sua fama si deve al celeberrimo artista Michelangelo Merisi che nacque a Milano ma che trascorse molta della sua infanzia in questa cittadina. Probabilmente fu proprio il forte legame con la città che lo spinse a firmare le sue opere con il nome “Caravaggio”.

A dominare lo skyline cittadino e delle campagne limitrofe troviamo la maestosa cupola del santuario della B.V. del Fonte, il più conosciuto della bergamasca e uno dei più frequentati in tutta Italia. Addentrandovi nel centro cittadino sono molte le bellezze da ammirare: il complesso conventuale di San Bernardino con i suoi affreschi recentemente restaurati, la parrocchiale dei SS. Fermo e Rustico e i vari edifici religiosi sparsi nella città. A completare il tutto non può mancare un’immersione nella riserva del fontanile Brancaleone per allontanarsi dalla frenesia cittadina e godersi le gioie della natura.

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PILLOLE DI STORIA

L’abitato sorse probabilmente in epoca altomedievale come fondo agricolo in un’area di bonifica caratterizzata dalla presenza di sorgenti e ghiaioni. Il toponimo, infatti, deriverebbe dal termine prelatino carabus o caravos, che significherebbe “terreno sassoso”.
Nei documenti del X e XI secolo viene definito via via curtis, villa, fundus e risulta già appartenere ai vescovi di Cremona. L’insediamento più antico, a pianta rettangolare, è ancora ben individuabile nelle mappe dei secoli XVIII e XIX. I documenti più antichi nominano anche numerosi insediamenti allora esistenti sul suo territorio: Vidalengo, Masano (oggi frazioni del comune), Bubiano, Corenzo, Cirano, Gaiano e Mazzolengo, abbandonati dai rispettivi abitanti nel X secolo per trovare rifugio all’interno delle nuove opere di difesa di Caravaggio. Nel XIII secolo un più ampio fossato inglobò al suo interno i sobborghi di Prata e di Folcero e la chiesa dei SS. Fermo e Rustico. Nel secolo seguente, sotto la dominazione viscontea, il borgo fu circondato da mura turrite e da un doppio fossato, in cui si aprivano quattro porte: Prata, Folcero, Seriola e Vicinato (la barocca Porta Nuova fu aperta solamente nel Settecento). Fino alla conquista napoleonica (1797) Caravaggio fu importante fortezza del Ducato di Milano e sede amministrativa della Geradadda. Il comune ritornò a Bergamo in seguito alle riforme napoleoniche (1805). Nel 1432 l’apparizione della Vergine a una contadina del luogo diede origine al famoso santuario di Santa Maria del Fonte.
Tra XV e XVI secolo il borgo diede i natali a illustri pittori come Polidoro Caldara, Fermo Stella, Nicola e Vincenzo Mojetta. Lo stesso grande Michelangelo Merisi, noto come “il Caravaggio”, nato a Milano nel 1571 da genitori caravaggini, trascorse a Caravaggio parte della sua infanzia presso i nonni paterni.

I LUOGHI DA NON PERDERE

Santuario della B.V. del Fonte

Il Santuario di Santa Maria del Fonte, sorge a ridosso del centro storico della città di Caravaggio ed è una delle maggiori attrattive del territorio. La sua costruzione si deve all’apparizione della Madonna avvenuta il 26 maggio del 1432. Fu la contadina Giannetta de Vacchi che mentre si trovava nel prato Mazzolengo (nei pressi del borgo di Caravaggio) vide la Vergine Maria. Nello stesso campo iniziò a zampillare una nuova fonte le cui acque avevano il potere di curare i malati.
Nei secoli successivi venne edificato un edificio di culto a imperitura memoria del miracolo avvenuto. L’edificio venne modificato fino a diventare l’attuale Basilica del Santuario di Caravaggio.
La monumentale cupola svetta e domina i campi circostanti. Spostandosi all’interno della Basilica è possibile ammirare numerosi dipinti, opera dei maestri caravaggini Moriggia e Cavenaghi, oltre che cappelle affrescate e un pregiato organo di oltre 5000 canne che domina la navata.
Il Santuario di Caravaggio ha ospitato nel 1992 la visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II, che qui ha alloggiato per tre giorni, dal 19 al 21 giugno. Nella mano della tanto venerata statua della Madonna è stato posto il rosario dono del Papa.

 

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Parrocchiale dei SS. Fermo e Rustico

Annoverata fra gli edifici più antichi della città, la Chiesa Parrocchiale dedicata ai martiri Fermo e Rustico è il principale edificio di culto del centro storico cittadino. La peculiarità dell’edificio è senza dubbio la facciata in mattoni che, insieme al Campanile, spicca sulla piazza. Con i suoi 70 metri di altezza, il campanile è annotato fra le torri campanarie più alte della provincia di Bergamo. La costruzione dell’edificio si protrasse per oltre quattrocento e si concluse solo negli anni ’30 del secolo corso con l’aggiunta della lanterna progettata dall’architetto Carlo Bedolini. L’austerità della facciata è in netto contrasto con l’interno che si presenta ricco di affreschi barocchi. Alle decorazioni hanno lavorato numerosi artisti caravaggini tra cui: Moriggia, Moietta e Prata.
Di particolare pregio è la Cappella del Santissimo Sacramento, detta anche Cappella Bramantesca: pur non essendo certa la paternità della costruzione, le caratteristiche architettoniche sembrano ricondurre le sue origini alla scuola di Bramante. La Cappella, inizialmente separata dal corpo principale della Chiesa, contiene numerose opere che svolgevano la funzione precisa di fornire una rappresentazione visiva delle sacre scritture, con particolare riferimento all’Eucarestia.

Complesso conventuale di San Bernardino

Il complesso conventuale di San Bernardino è stato eretto alla fine del Quattrocento . La sua costruzione fu dovuta al passaggio in terra caravaggina del noto San Bernardino da Siena giunto qui nel 1419 per riappacificare la comunità locale con la vicina città di Treviglio. Tutto il complesso, composto dal convento, la bellissima chiesa, il chiostro porticato e le varie pertinenze è situato poco lontano dal centro cittadino. Nel tempo il complesso ha subito numerose trasformazioni, mutamenti e passaggi di proprietà, fino a divenire negli anni ’70 del secolo scorso il Centro Civico cittadino.
Nei locali un tempo adibiti a scriptorium e a celle dei frati oggi troviamo la biblioteca cittadina, mentre dove un tempo vi era l’antico refettorio troviamo l’auditorium che viene utilizzato anche come sala espositiva per le mostre temporanee. Sempre all’interno del complesso troviamo il museo navale dedicato a Ottorino Zibetti. Fra tutte le parti del complesso conventuale spicca fra tutte la chiesa di San Bernardino. La chiesa, splendidamente decorata, si compone di due parti separate da un tramezzo. Una parte riporta affreschi risalenti ai XV e XVI secolo e anticamente era riservata solo al popolo, l’altra, con funzione di presbiterio era riservata ai religiosi e venne dipinta nel settecento.
Quello che più colpisce è sicuramente il tramezzo che ospita il ciclo della Passione realizzato nel 1531 da Fermo Stella. L’opera è ripartita in cinque scene e copra una superficie totale di quasi ottanta metri quadrati. Il recente restauro ha ripristinato i colori dell’opera riconsegnandocela in tutto il suo antico splendore. Una parte riporta affreschi risalenti ai XV e XVI secolo e anticamente era riservata solo al popolo, l’altra, con funzione di presbiterio era riservata ai religiosi e venne dipinta nel settecento. Quello che più colpisce è sicuramente il tramezzo che ospita il ciclo della Passione realizzato nel 1531 da Fermo Stella. L’opera è ripartita in cinque scene e copra una superficie totale di quasi ottanta metri quadrati. Il recente restauro ha ripristinato i colori dell’opera riconsegnandocela in tutto il suo antico splendore.

Palazzo Gallavresi

Costruito nel XIII secolo, è stato residenza nobiliare di un ramo della famiglia Sforza di Milano e centro del potere del Marchesato di Caravaggio dal Cinquecento alla fine del Settecento. Successivamente è passato di proprietà fino a giungere in possesso della famiglia Gallavresi che gli dà il nome. Negli anni ‘30 del secolo scorso, Palazzo Gallavresi è stato acquistato dall’Amministrazione Comunale divenendo il Municipio cittadino. I continui passaggi di proprietà hanno modificato profondamente la sua struttura, gli interni, gli arredi e l’aspetto generale dell’edificio.
Dal 1967 Palazzo Gallavresi ospita la Pinacoteca Civica, una raccolta di opere datate tra la fine del XV e il XX secolo che comprende pale d’altare, ritratti, affreschi, disegni, targhe in bronzo e busti.
Durante il periodo della dominazione degli Sforza, nel palazzo ha forse vissuto la famiglia di Michelangelo Merisi, legata ai Marchesi da rapporti professionali.

 

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Fontanile Brancaleone

Ne territorio di Caravaggio sono numerose le sorgive e le fonti che sgorgano nelle campagne. La più nota di tutte è la riserva naturale del fontanile Brancaleone di Masano. Riconosciuta come area protetta dalla Regione nel 1984 e classificata come sito di importanza comunitaria, il Fontanile si trova nei pressi della cascina Gavazzolo: da qui inizia a scorrere la Roggia Basso che attraversa tutto il territorio cittadino. Il Fontanile è ricco di specie floreali, arboree e animali: nel percorso naturalistico si possono incontrare usignoli, fringuelli, tortore, merli e fagiani, ma anche rane, rospi e tritoni. Di particolare interesse è la vita acquatica, influenzata dalla forte variazione di portata del fontanile.

 

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ALTRI LUOGHI DI INTERESSE

Santa Elisabetta
La Chiesa di Santa Elisabetta appartiene al monastero delle Monache agostiniane, oggi Casa parrocchiale. Edificata nel‘600, sostituisce una Chiesa precedente, progetto dell’architetto Fabio Mangone. La facciata in mattoni a vista e il coro ligneo, che conserva le originali sedute in legno di noce delle Agostiniane, sono stati oggetto di un paziente restauro.

Chiesa di San Giovanni Battista
La Chiesa di San Giovanni Battista è connessa all’ordine degli Umiliati e dei Cistercensi e affianca l’omonimo monastero. Di proprietà comunale a partire dagli anni ‘70 del Novecento, la Chiesa risulta tutt’oggi sconsacrata ma proprio qui, nel gennaio del 1571, è stato celebrato il matrimonio tra Fermo Merisi e Lucia Aratori, genitori del famoso Michelangelo.
L’interno della Chiesa è spoglio ed essenziale, le opere che vi erano contenute sono state trasferite per garantirne la tutela e la conservazione.

Fontanile Vascapine
Il Fontanile Vascapine di Masano indica tutte le sorgive che si trovano nella parte orientale del territorio caravaggino. È stato reso fruibile dal 1996 grazie ad un lavoro di sistemazione. Pur non essendo considerato riserva naturale, il Fontanile ospita numerose specie animali in un’area recintata e protetta, caratterizzata da un grande specchio d’acqua. Al suo interno sono stati introdotti cigni reali ed alcune specie di pesci non originari del territorio. Tra le specie autoctone invece si annoverano anguille, germani reali, aironi e barbagianni.

PARCO CICLOTURISTICO

Puoi raggiungere il Comune di Caravaggio anche attraverso l’itinerario cicloturistico “Dal Santuario ai fontanili“, uno dei 14 itinerari del Parco Cicloturistico della Media Pianura Lombarda.

PERSONAGGI

Michelangelo Merisi
E’ quasi certo che Michelangelo Merisi sia nato a Milano nel 1571 probabilmente il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo. La famiglia invece è certamente di origine caravaggina: il padre, Fermo Merisi, era probabilmente architetto, secondo alcuni studiosi assoldato nella costruzione del Duomo di Milano, secondo altri alle dipendenze dei Marchesi Sforza di Caravaggio. La madre, Lucia Aratori, di famiglia ben più influente rispetto a quella del marito, era figlia di un fiduciario dei Marchesi. Il peso della famiglia Aratori nel borgo caravaggino è sottolineato dal fatto che alle nozze di Fermo e Lucia, celebrate nella Chiesa di San Giovanni Battista, hanno presenziato come testimoni il Marchese Francesco Sforza e un membro della famiglia dei nobili Secco d’Aragona. Il giovane Michelangelo ha probabilmente trascorso la sua infanzia a Caravaggio e osservato l’attività degli artisti locali come Francesco Prata, Polidoro Caldara e Nicola Moietta.

 

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DOVE: Caravaggio (BG)

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